Lancio su spiagge difficili – Serapo
Serapo è una delle tante spiagge a bassissimo digrado che si
affacciano sul mare Tirreno, ma tante spiagge anche Adriatiche e tantissime
altre esposte ad occidente posseggono le stesse caratteristiche.
Una spiaggia che a 70/80 metri dalla battigia in alcuni punti
presenta profondità inferiore al metro.
Affrontare spiagge del genere richiede volenti o nolenti una
buona capacità di lancio.
Uno dei lanci che risulta di più semplice apprendimento è quello
che è definito side angolato.
In pratica come potete osservare dalle immagini tutta la
preparazione, angolazione compresa, è uguale al ground cast mentre la chiusura
è quella classica del side ossia arrivati con il pugno della mano sinistra
appena ad intercettare il nostro sguardo, il lancio viene come dire tagliato
all’ esterno della spalla destra.
Rispetto al ground i metri che escono fuori sono pochi in meno
ma il vantaggio è data dalla maggiore precisione che a pesca è spesso
fondamentale.
Le canne con cui effettuare questo lancio variano dalle varie
ripartite da pesca alle tele ma di grandissima affidabilità e potenza come, nel
caso Bad Bass, MMT 423 o Trio
standard e Compact, giusto per citarne
due.
Dicevamo delle difficoltà ad affrontare questa tipologia di
spiaggia: quella di Serapo elargisce ottimi pesci sia a surf casting classico
che pescando a fondo con mare calmo o quasi (ma durante la bella stagione). Il
pascolo è sempre esterno e spesso anche i saraghi che amano la turbolenza su
questi fondali pascolano tra i frangenti più esterno.
In nostro aiuto viene una battigia sempre abbastanza compatta e
l’assenza sul fondo di ostacoli naturali.
Una battuta a surf casting andrà affrontata con una coppia di
canne di grandissima affidabilità e utilizzando fili in bobina non troppo
grossi in quanto questi penalizzerebbero il lancio. Qualcuno per diminuire
maggiormente gli attriti è solito utilizzare shock leader in multifibra di
diametro intorno allo 0,35 anche con canne molto dure. Ciò è sbagliatissimo: è
vero si traguarda qualche metro in più, ma specie agli inizi una chiusura
sbagliata con il multifibra che si attorciglia sulla cima, potrebbe troncare la
migliore delle canne… poi magari lacrime di coccodrillo e ovviamente tutta
colpa della canna. Oppure ancora lanciando con piombo a terra, piombi spesso da
175 o almeno 150 grammi, non ci rendiamo conto che lo stesso piombo viene
risucchiato dalla sabbia molle in battigia e quindi il caricamento avverrà sommando
il peso del piombo alla resistenza offerta dalla sabbia che l’ha ingoiato.
Allora gesti meno estremi, retrocedendo di qualche metro dove la sabbia è
asciutta e non avremo rotture. Poi c’è chi insiste pur di ottenere 2 meri in
più ma purtroppo spesso a lavare la testa all’asino si perche sia l’acqua che
il sapone.
Durante la stagione fredda si catturano nell’ordine saraghi,
spigole, mormore e orate.
Le esche di stagione variano dal bibi (tutti i pesci ma saraghi
su tutti), fasolare (orate, saraghi), cannolicchio (spigola), arenicola
(mormore e orate), americano ( un po’ tutti i pesci).
Durante la stagione calda escludendo qualche rara spigola e
saraghi spesso piccoli, i pesci sono gli stessi ma è l’arenicola a prendere il
predominio su tutte le esche.
Non è da sottovalutare l’efficacia del bibi anche durante la
stagione calda non solo per le orate ma anche per qualche grossa e grassa
mormora.